giovedì 25 aprile 2013

Una giovane scrittrice fra noi

di Alessandro Demaria, II D

Miriam Camillò, 15 anni, frequenta la seconda superiore musicale al Volta. E' una ragazza tormentata, molto timida; e questo l'ha portata a cercare altri mondi in cui rifugiarsi. Ha iniziato il suo progetto in terza media e ha creato un “universo parallelo” tutto per lei.
Come mai hai scelto di scrivere un libro?
Sono rimasta delusa dal finale del settimo libro delle Cronache di Narnia; quindi volevo formare un finale alternativo creando una nuova storia d'amore (mancante nel libro di Lewis) con nuovi personaggi per rendere i libri molto più avvincenti”.
Come si intitola?
La Storia Eterna di Gaelia è il nome della saga; poi per ogni libro sto pensando ad un titolo facendomi anche aiutare dai miei amici”.
Come mai questo titolo?
Perchè voglio che gli altri possano vedere la storia dalla loro prospettiva, senza dare per dogma tutto quello che scrivo io. Voglio che chi legge si senta libero di dire la sua e modificare a proprio piacimento la storia”.
Cosa racconta il libro?
La storia di Claire, Edmund ed Ethan; a cui viene assegnato un compito arduo per dei ragazzi della loro età: attraversare una foresta maledetta e uccidere un malvagio tiranno che ha sterminato il popolo di Gaelia. I tre sono solo gli ultimi di una lunga successione di persone che sono state strappate al loro mondo per morire fallendo al castello del tiranno. Ma questi ragazzi hanno qualcosa di diverso, di particolare. La storia si sviluppa velocemente, attraverso la terra di Gaelia, dove i ragazzi si troveranno ad affrontare insidie mortali, litigi tra fratelli, incertezze e uno scomodo amore”.
Che genere è?
Direi sfacciatamente Fantasy”.
Da dove nasce la tua passione per questo genere?
Il Fantasy è il primo genere letterario che ho incontrato. Il primo vero romanzo Fantasy che ho letto è stato Fairy Oak di Elisabetta Cinone. Da lì ho iniziato a riempire la mia stanza di libri di quel genere tanto amato perchè sempre alla ricerca di nuove avventure e mondi dove rifugiarmi nei momenti difficili o, semplicemente, per sfuggire dalla realtà così scomoda”.
Quanto hai scritto fino ad ora?
Finora ho fatto molta confusione. Ho scritto un primo libro del quale però poi mi sono accorta che aveva bisogno di un inizio e quindi adesso sto scrivendo il primo vero libro”.
Come giudichi il tuo stile?
Direi paratattico. Non mi piace prolungarmi in noiose descrizioni e preferisco che sia il lettore a creare una propria ambientazione. Prediligo i dialoghi e i monologhi interiori. Inoltre, non mi piace vedere la storia da un unico punto di vista, quindi mi sposto continuamente da un personaggio all'altro, rivedendo anche la stessa scena da più punti di vista”.
L’hai già fatto leggere a qualcuno?
Sì. La mia migliora amica ha letto quasi tutto quello che ho scritto, mi ha dato e dà dei consigli che però io non seguo quasi mai. Dice che quello che scrivo è bello, ma lei vorrebbe che l'argomento assoluto fosse solo l'amore. Non sono d'accordo, penso che sia molto importante l'avventura e le relazioni dei personaggi”.
Hai intenzione di pubblicare il libro?
Mi piacerebbe molto, ma non ho molto tempo per scrivere e non so quando lo finirò. Lo farò leggere a una decina di persone e vedrò cosa mi consigliano; anche se credo che lo pubblicherò comunque”.
Da chi trai ispirazione?
Da tutto quello che mi circonda: la scuola, gli amici, la famiglia. Mi baso anche molto sui libri che ho letto e che mi piacciono di più”.
Vorresti diventare una scrittrice famosa?
Diventare scrittrice è il mio sogno nel cassetto”.

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