giovedì 25 aprile 2013

Studiare a casa, imparare a scuola?

di Edoardo Aralla, III D
Tutto è nato dagli Stati Uniti, nel 2004, quando Salman Khan, matematico che vive a Boston, realizza un videocorso di matematica per aiutare la cugina 13enne che vive a New Orleans. In seguito realizza applicazioni che permettono alla cugina e ai suoi fratelli di svolgere degli esercizi e scopre che le sue video-lezioni sono seguite da centinaia di persone, su YouTube. Dopo aver ricevuto un assegno di 3,5 milioni di dollari, fonda la Khan Academy e il suo metodo viene testato in una ventina di classi in California. Ora il principio della fipped classroom è giunto anche nel vecchio continente, più precisamente in un college della Bretagna. Infatti un professore di Fisica ha deciso di insegnare caricando su un sito materiali utili come lezioni, animazioni, pdf e video. In questo modo gli studenti si preparano la lezione a casa e discutere il giorno successivo a suola su eventuali problemi riscontrati tra gli alunni.Cosa ne pensano i prof del Volta? Ci sono opinioni diverse. La professoressa Lacquaniti (Storia e Filosofia) è nettamente pro: “Sarei favorevole a questo metodo perché aumenterebbe notevolmente il tempo per discutere in classe con gli studenti, soprattutto in una materia come filosofia nella quale è interessante parlare in classe di certi argomenti. Tuttavia è necessaria anche una certa maturità da parte degli studenti che dovrebbero seguire attentamente le lezioni anche da casa”.Non la pensa allo stesso modo la professoressa Giardinelli (Scienze): “Sono completamente in disaccordo con questo metodo: ritengo che immagini che scorrono su uno schermo rimangano meno impresse in un alunno rispetto a ragionamenti che fanno in classe con gli stimoli dovuti. Penso che sia meglio discutere subito e rendere gli studenti partecipi alla spiegazione, piuttosto che parlare con loro in un secondo momento”.
Infine il parere di uno studente, Stefano Donayre: “Seguendo da casa non sarei attento come a scuola per via delle molte “distrazioni” da cui sono circondato, come cellulare, iPod e computer”.

Nessun commento:

Posta un commento