giovedì 25 aprile 2013

Maxi sondaggio: abbasso latino, w scienze

di Martina Ravizza, III F
La maggioranza degli studenti del Volta vuole andare all’università, ma ogni giorno studia, tra le due e le tre ore e ogni anno legge al massimo sette libri. Questo è quello che emerge dal questionario anonimo cui tutta la scuola è stata chiamata a rispondere. Dalle domande più banali a quelle più ricercate: scuola, tempo libero e attualità. Quasi 900 persone sono un grosso campione; totale se si pensa alla realtà del Volta.
Il 77% ha intenzione di iscriversi all’Università appena finita la scuola, solo il 3% vuole andare a lavorare. E’ un risultato abbastanza ovvio per un liceo scientifico che non dà molti sbocchi sul mondo del lavoro: e il 20 per cento degli incerti speriamo sia tra chi è ancora lontano dalla maturità. Avrà tempo per capire.
E la politica? Il 39% non ha alcun interesse in materia. Tanti.
Dario Molino si spiega così le risposte: “I dati rispecchiano l'attuale politica, i conti tornano abbastanza. Sono ammirato che ci siano così tante persone che dichiarano apertamente di essere di destra: ai miei tempi non ne avrebbero avuto il coraggio”.
Per il resto i risultati sono abbastanza prevedibili, anche se in qualche caso contradditori.
Si legge poco. Dice
Anna Dell’Aglio: “Il risultato dipende anche da cosa hanno inteso gli studenti con libri scolastici. Magari non si sono considerati tipi di lettura diverse come fumetti di una certa difficoltà, che andrebbero considerati libri”.
Secondo il sondaggio il 63% delle persone legge solo tra uno a sei libri in un anno, perciò è da escludere la possibilità che nel tempo libero si legga; molti vanno al cinema (il 67% una, due volte al mese), praticamente nessuno visita mostre o musei (il 66% non ci va neanche una volta al mese) e pochissime vanno a concerti o in discoteche (solo il 6% ci va quattro volte al mese). Poveri musei, con Torino così ricca! “Non mi stupisce un numero così alto di non interessati – dice Piero Foglia -, purtroppo è la realtà. Mi rendo conto che a quell'età magari non c'è il tempo o la voglia di farlo”.
Passiamo ad altre realtà che sono molto dibattute a livello giovanile. Non fuma il 78% degli studenti e il 24% ha provato sostanze stupefacenti. Questi dati ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Sono vizi costosi: scopriamo che quasi la metà di noi ha in tasca per spese da non giustificare circa 20 euro; e poco più della metà di noi ne spende 10 per il cellulare.
Continuiamo con le frivolezze su Facebook la stragrande maggioranza (78%) ha un account . Stiamo poco davanti al televisore (il 54% solo un’ora) e il canale più guardato è Italia 1 (29%) insieme a MTV (22%). C’è più dispersione sulle radio, dove la preferenza maggiore va su quelle che non sono state citate nelle possibilità (34%). Dei grandi network invece è prima RTL 102,5 (17%) seguita da DeeJay.
Inquieta il nostro insegnante di giornalismo
Giancarlo Emanuel, un dato: il 40% di noi non ha giornali in casa. Infine una nota che farà arrabbiare qualcuno: il Volta è un liceo bianconero! Il 45% tifa infatti per Buffon e soci.
Torniamo alla scuola. C’era da aspettarselo, la materia più odiata è il latino. Ritornando alla scuola, la materia che statisticamente è la più odiata è latino (25%) seguito da matematica. “Non sono sorpreso – ammette Luca Fracon -, è quasi fisiologico. Il fastidio che molti alunni hanno per questa materia è tradizione. Forse bisogna intervenire sulla didattica, trovare metodi più efficaci., alcune classi di terza, seconda e prima non studiano il latino e fanno invece più ore di materie scientifiche”.
Chi invece può essere contento è
Ignazio Monteleone. Scienze è infatti la materia che più studenti ritiene gli servirà in futuro. Commenta: “Sicuramente le materie scientifiche sono gli attrezzi del futuro per i ragazzi. Ambiti come le biotecnologie e le nanotecnologie sono molto ben viste. E' bene che sia così in un liceo scientifico”.

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