La maggioranza degli
studenti del Volta vuole andare all’università, ma ogni giorno
studia, tra le due e le tre ore e ogni anno legge al massimo sette
libri. Questo è quello che emerge dal questionario anonimo cui tutta
la scuola è stata chiamata a rispondere. Dalle domande più banali a
quelle più ricercate: scuola, tempo libero e attualità. Quasi 900
persone sono un grosso campione; totale se si pensa alla realtà del
Volta.
Il 77% ha intenzione di
iscriversi all’Università appena finita la scuola, solo il 3%
vuole andare a lavorare. E’ un risultato abbastanza ovvio per un
liceo scientifico che non dà molti sbocchi sul mondo del lavoro: e
il 20 per cento degli incerti speriamo sia tra chi è ancora lontano
dalla maturità. Avrà tempo per capire.
E la politica? Il 39% non ha alcun interesse in materia. Tanti. Dario Molino si spiega così le risposte: “I dati rispecchiano l'attuale politica, i conti tornano abbastanza. Sono ammirato che ci siano così tante persone che dichiarano apertamente di essere di destra: ai miei tempi non ne avrebbero avuto il coraggio”.
Per il resto i risultati sono abbastanza prevedibili, anche se in qualche caso contradditori.
Si legge poco. Dice Anna Dell’Aglio: “Il risultato dipende anche da cosa hanno inteso gli studenti con libri scolastici. Magari non si sono considerati tipi di lettura diverse come fumetti di una certa difficoltà, che andrebbero considerati libri”.
E la politica? Il 39% non ha alcun interesse in materia. Tanti. Dario Molino si spiega così le risposte: “I dati rispecchiano l'attuale politica, i conti tornano abbastanza. Sono ammirato che ci siano così tante persone che dichiarano apertamente di essere di destra: ai miei tempi non ne avrebbero avuto il coraggio”.
Per il resto i risultati sono abbastanza prevedibili, anche se in qualche caso contradditori.
Si legge poco. Dice Anna Dell’Aglio: “Il risultato dipende anche da cosa hanno inteso gli studenti con libri scolastici. Magari non si sono considerati tipi di lettura diverse come fumetti di una certa difficoltà, che andrebbero considerati libri”.
Secondo il sondaggio il
63% delle persone legge solo tra uno a sei libri in un anno, perciò
è da escludere la possibilità che nel tempo libero si legga; molti
vanno al cinema (il 67% una, due volte al mese), praticamente nessuno
visita mostre o musei (il 66% non ci va neanche una volta al mese) e
pochissime vanno a concerti o in discoteche (solo il 6% ci va quattro
volte al mese). Poveri musei, con Torino così ricca! “Non mi
stupisce un numero così alto di non interessati – dice Piero
Foglia -, purtroppo è la realtà. Mi rendo
conto che a quell'età magari non c'è il tempo o la voglia di
farlo”.
Passiamo ad altre realtà che sono molto dibattute a livello giovanile. Non fuma il 78% degli studenti e il 24% ha provato sostanze stupefacenti. Questi dati ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Sono vizi costosi: scopriamo che quasi la metà di noi ha in tasca per spese da non giustificare circa 20 euro; e poco più della metà di noi ne spende 10 per il cellulare.
Continuiamo con le frivolezze su Facebook la stragrande maggioranza (78%) ha un account . Stiamo poco davanti al televisore (il 54% solo un’ora) e il canale più guardato è Italia 1 (29%) insieme a MTV (22%). C’è più dispersione sulle radio, dove la preferenza maggiore va su quelle che non sono state citate nelle possibilità (34%). Dei grandi network invece è prima RTL 102,5 (17%) seguita da DeeJay.
Inquieta il nostro insegnante di giornalismo Giancarlo Emanuel, un dato: il 40% di noi non ha giornali in casa. Infine una nota che farà arrabbiare qualcuno: il Volta è un liceo bianconero! Il 45% tifa infatti per Buffon e soci.
Passiamo ad altre realtà che sono molto dibattute a livello giovanile. Non fuma il 78% degli studenti e il 24% ha provato sostanze stupefacenti. Questi dati ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Sono vizi costosi: scopriamo che quasi la metà di noi ha in tasca per spese da non giustificare circa 20 euro; e poco più della metà di noi ne spende 10 per il cellulare.
Continuiamo con le frivolezze su Facebook la stragrande maggioranza (78%) ha un account . Stiamo poco davanti al televisore (il 54% solo un’ora) e il canale più guardato è Italia 1 (29%) insieme a MTV (22%). C’è più dispersione sulle radio, dove la preferenza maggiore va su quelle che non sono state citate nelle possibilità (34%). Dei grandi network invece è prima RTL 102,5 (17%) seguita da DeeJay.
Inquieta il nostro insegnante di giornalismo Giancarlo Emanuel, un dato: il 40% di noi non ha giornali in casa. Infine una nota che farà arrabbiare qualcuno: il Volta è un liceo bianconero! Il 45% tifa infatti per Buffon e soci.
Torniamo alla scuola.
C’era da aspettarselo, la materia più odiata è il latino.
Ritornando alla scuola, la materia che statisticamente è la più
odiata è latino (25%) seguito da matematica. “Non sono sorpreso –
ammette Luca Fracon -,
è quasi fisiologico. Il fastidio che molti alunni hanno per questa
materia è tradizione. Forse bisogna intervenire sulla didattica,
trovare metodi più efficaci., alcune classi di terza, seconda e
prima non studiano il latino e fanno invece più ore di materie
scientifiche”.
Chi invece può essere contento è Ignazio Monteleone. Scienze è infatti la materia che più studenti ritiene gli servirà in futuro. Commenta: “Sicuramente le materie scientifiche sono gli attrezzi del futuro per i ragazzi. Ambiti come le biotecnologie e le nanotecnologie sono molto ben viste. E' bene che sia così in un liceo scientifico”.
Chi invece può essere contento è Ignazio Monteleone. Scienze è infatti la materia che più studenti ritiene gli servirà in futuro. Commenta: “Sicuramente le materie scientifiche sono gli attrezzi del futuro per i ragazzi. Ambiti come le biotecnologie e le nanotecnologie sono molto ben viste. E' bene che sia così in un liceo scientifico”.
Nessun commento:
Posta un commento