giovedì 25 aprile 2013

Tav, i pro e i contro


di Filippo Musti, II D

Essendo la scuola un piccolo spaccato di mondo, riceve dall’esterno stimoli per discutere su politica ed attualità. Specialmente co-gestioni e talvolta occupazioni sono momenti dedicati al dibattito e all'apprendimento su temi extrascolastici.
Più volte nel nostro istituto si è parlato della TAV; è accaduto anche l'anno scorso, nei giorni di co-gestione, quando il treno superveloce è stato fra gli argomenti trattati maggiormente. Difficile capire come sia orientato il corpo studenti del nostro liceo però è interessante leggere le ragioni di due nostri compagni di scuola che sull’argomento hanno idee precise. Sono Carlo Emanuele Morando (4D) pro Tav e Alice Novaro (1D) No- TAV.
Che, per cominciare, sono d’accordo su un dato: hanno riscontrato all’interno del Liceo una più consistente presenza di contestatori che non di fautori della Torino-Lione.
Carlo dice la sua anche sul laboratorio tenuto lo scorso anno da 2 attivisti No-TAV valsusini:” I relatori erano molto preparati ma avrei preferito che lasciassero più spazio al dialogo; con me sono stati poco corretti dal momento che evitavano di rispondermi quando intervenivo mostrando loro dati sul progetto dei quali non erano a conoscenza”.
Ma ecco le sue ragioni Sì-TAV:” Principalmente è fondamentale per rimanere agganciati al commercio europeo tramite i corridoi ferroviari dato che il traffico su rotaia non sta diminuendo. Gli aumenti dei costi di realizzazione sono dovuti alla necessità di militarizzare il cantiere. La TAV è molto importante per il Piemonte poiché diverrebbe snodo centrale dei corridoi europei, creerà numerosi posti di lavoro (circa 13000)”. Carlo infine ha argomentazioni anche sulla sicurezza, spesso citata dai contrari alla linea: “Il cantiere è sicuro essendo la quantità di uranio presente nella montagna relativamente bassa e di conseguenza non dannosa per la salute, in ogni caso sono state adottate precauzioni per non disperdere polveri”.
Alice è invece una militante No-Tav, sebbene sia una studentessa di prima ha già partecipato a molte manifestazioni in Valle, ne parla spesso con gli amici e le piacerebbe organizzare un dibattito a scuola.
Ecco le sue ragioni: “E' un opera costosissima, questi soldi devono essere utilizzati per altri servizi, inoltre va potenziata la linea ferroviaria già esistente.
Le montagne in cui si scava contengono amianto che è molto pericoloso, avrebbe un impatto ambientale devastante sulle falde acquifere della zona, al costo per costruirla si aggiungono i costi energetici per il funzionamento e la manutenzione del tunnel, i commerci del traforo già esistente sono in calo. Inoltre il cantiere provoca disagi agli abitanti della zona che si vedono espropriare la propria terra”.

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