giovedì 25 aprile 2013

I nostri moschettieri

di Giulia Cordaro, II B

Federico Rossetti e Matteo Baiocco, entrambi allievi della II Ds, sono due speranze della scherma italiana. E sono già atleti di ottimo livello.
Federico
Matteo
Da quanto tempo tiri di scherma?
Da circa 5 anni, da quando ne avevo 11
Da nove anni
Perché hai scelto questo sport?
All'inizio per una questione di comodità, perché la palestra era vicina a casa. Poi ho visto che l'ambiente era molto bello e mi sono appassionato.
Perché lo praticava già mia mamma
A quali gare hai partecipato? Ne hai mai fatte fuori dall'Italia? Hai vinto?
In Italia ho partecipato a circa 20 competizioni. Sì, ho ne ho fatte anche due all'estero a Londra. Ho vinto tutti i titoli regionali e interregionali e agli ultimi “italiani” mi sono piazzato bene.
Sì, tutti i tipi di gare, italiani ed europei, tranne i mondiali.
Questo sport ti impegna molto? Riesci a conciliare scuola ed allenamenti?
A scuola non vado molto bene anche perché sono molto impegnato con gli allenamenti. Soprattutto nel periodo pre-gara i voti sono quasi tutti insufficienti ma appena ho un po' di tempo bene o male cerco di recuperarle.
Diciamo che non sono brillante a scuola, ma la causa non è principalmente la scherma.

Quante ore ti alleni ogni settimana?
Circa tre ore per quattro o cinque giorni alla settimana.

Mi alleno tre ore per cinque giorni a settimana

Si dice che la scherma sia uno sport da “ricchi” concordi?
Abbastanza anche perché sia l'iscrizione che tutta l'attrezzatura costa parecchio.
Sì è sicuramente visto come uno sport da ricchi, ma io non lo sono affatto.
Quando ti trovi davanti al tuo avversario cosa pensi?
Devo vincere, gli spacco il culo, devo riuscire a portare a casa un buon risultato, devo puntare alle forze armate.

Non penso a nulla, il mio unico obbiettivo è vincere; il resto in quel momento è nulla.

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