Federico
Rossetti e Matteo Baiocco, entrambi allievi della II Ds, sono due
speranze della scherma italiana. E sono già atleti di ottimo
livello.
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Federico
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Matteo
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Da
quanto tempo tiri di scherma?
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Da
circa 5 anni, da quando ne avevo 11
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Da nove anni
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Perché
hai scelto questo sport?
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All'inizio
per una questione di comodità, perché la palestra era vicina a
casa. Poi ho visto che l'ambiente era molto bello e mi sono
appassionato.
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Perché
lo praticava già mia mamma
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A
quali gare hai partecipato? Ne hai mai fatte fuori dall'Italia?
Hai vinto?
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In
Italia ho partecipato a circa 20 competizioni. Sì, ho ne ho fatte
anche due all'estero a Londra. Ho vinto tutti i titoli regionali e
interregionali e agli ultimi “italiani” mi sono piazzato bene.
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Sì,
tutti i tipi di gare, italiani ed europei, tranne i mondiali.
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Questo
sport ti impegna molto? Riesci a conciliare scuola ed allenamenti?
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A
scuola non vado molto bene anche perché sono molto impegnato con
gli allenamenti. Soprattutto nel periodo pre-gara i voti sono
quasi tutti insufficienti ma appena ho un po' di tempo bene o male
cerco di recuperarle.
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Diciamo
che non sono brillante a scuola, ma la causa non è principalmente
la scherma.
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Quante
ore ti alleni ogni settimana?
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Circa
tre ore per quattro o cinque giorni alla settimana.
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Mi
alleno tre ore per cinque giorni a settimana
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Si
dice che la scherma sia uno sport da “ricchi” concordi?
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Abbastanza
anche perché sia l'iscrizione che tutta l'attrezzatura costa
parecchio.
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Sì
è sicuramente visto come uno sport da ricchi, ma io non lo sono
affatto.
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Quando
ti trovi davanti al tuo avversario cosa pensi?
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Devo
vincere, gli spacco il culo, devo riuscire a portare a casa un
buon risultato, devo puntare alle forze armate.
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Non
penso a nulla, il mio unico obbiettivo è vincere; il resto in
quel momento è nulla.
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giovedì 25 aprile 2013
I nostri moschettieri
di Giulia Cordaro, II B
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