Viaggiare per studiare, di Alessandro Demaria, II D
San
Benigno Canavese. Venti km da Torino. Andrea deve voler molto bene al
Volta, per il sacrificio che ogni giorno fa per andare e tornare da
scuola. Come lui sono tanti gli studenti che arrivano dalla
provincia, complice la vicinanza con Porta Susa che è davvero
vicinissima a via Juvarra. Tutta gente che al mattino si sveglia
molto presto per poter prendere la coincidenza che gli permetterà di
arrivare all’ora giusta per l’entrata a scuola. Sono persone che
conducono una vita frenetica e pesante: svegliarsi tutta la settimana
alle sei del mattino per prendere assolutamente un pullman strapieno,
arrivare a casa alle due o alle tre! Non è facile. “E’ un
piccolo sacrificio da fare per frequentare una scuola prestigiosa
come il liceo Volta ma lo faccio volentieri” ci dice Lia Chilà
abitante di Caselle Torinese. Per lei e per molti come lei (come in
altri istituti) esiste una deroga che consente di entrare cinque
minuti dopo il normale orario di chiusura delle porte che avviene
alle otto e dieci. Un altro problema di questi studenti, come ci dice
Cristiano De Grandis di Volpiano, sono i troppi scioperi e i tagli
delle linee da parte dell’azienda dei trasporti pubblici GTT: “Ora
i treni passano molto meno e con orari assurdi, basti pensare che
quando esco all’una e dieci, per partire devo attendere le due meno
cinque!”. E c’è poi il problema dei prezzi. Per Andrea
Pieragostini, il nostro compagno che arriva da San Benigno i costi
sono eccessivi. Sono in molti a pensarla come lui. C’è invece chi
sostiene che le tariffe sono ragionevoli perché GTT offre un giusto
servizio. “Vorrei abitare più vicino alla scuola” questo è il
desiderio finale di Andrea Cotterchio abitante di San Gillio, paesino
vicino a Pianezza. Sospira: “Avrei più comodità e non mi dovrei
alzare troppo presto al mattino”, però come ci
dice
Nicolò Rattalino, da Druento, e molti altri: “Non amo Torino è
troppo espansiva, preferisco il paese”.
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