giovedì 28 febbraio 2013

Ogni giorno 40 Km



Viaggiare per studiare, di Alessandro Demaria, II D
San Benigno Canavese. Venti km da Torino. Andrea deve voler molto bene al Volta, per il sacrificio che ogni giorno fa per andare e tornare da scuola. Come lui sono tanti gli studenti che arrivano dalla provincia, complice la vicinanza con Porta Susa che è davvero vicinissima a via Juvarra. Tutta gente che al mattino si sveglia molto presto per poter prendere la coincidenza che gli permetterà di arrivare all’ora giusta per l’entrata a scuola. Sono persone che conducono una vita frenetica e pesante: svegliarsi tutta la settimana alle sei del mattino per prendere assolutamente un pullman strapieno, arrivare a casa alle due o alle tre! Non è facile. “E’ un piccolo sacrificio da fare per frequentare una scuola prestigiosa come il liceo Volta ma lo faccio volentieri” ci dice Lia Chilà abitante di Caselle Torinese. Per lei e per molti come lei (come in altri istituti) esiste una deroga che consente di entrare cinque minuti dopo il normale orario di chiusura delle porte che avviene alle otto e dieci. Un altro problema di questi studenti, come ci dice Cristiano De Grandis di Volpiano, sono i troppi scioperi e i tagli delle linee da parte dell’azienda dei trasporti pubblici GTT: “Ora i treni passano molto meno e con orari assurdi, basti pensare che quando esco all’una e dieci, per partire devo attendere le due meno cinque!”. E c’è poi il problema dei prezzi. Per Andrea Pieragostini, il nostro compagno che arriva da San Benigno i costi sono eccessivi. Sono in molti a pensarla come lui. C’è invece chi sostiene che le tariffe sono ragionevoli perché GTT offre un giusto servizio. “Vorrei abitare più vicino alla scuola” questo è il desiderio finale di Andrea Cotterchio abitante di San Gillio, paesino vicino a Pianezza. Sospira: “Avrei più comodità e non mi dovrei alzare troppo presto al mattino”, però come ci 
dice Nicolò Rattalino, da Druento, e molti altri: “Non amo Torino è troppo espansiva, preferisco il paese”.

 

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