venerdì 8 marzo 2013

Juve o Toro? Chiedo a nonno


Tifo a metà, di Giulia Cordaro II B

Che si tifa al Volta. Ovviamente per le squadre della città e quindi Juve e Toro, oppure Toro e Juve, a seconda delle preferenze. Logico dunque porsi la domanda: il liceo è bianconero o granata? All’interno della nostra scuola si scopre che le due fedi calcistiche cittadine più o meno si spartiscono i fans. Naturalmente sono presenti tifosi di altre squadre, dal Milan all’Inter, dal Napoli alla Roma. Tendenzialmente vengono tifate squadre italiane ma troviamo anche alcune tifoserie straniere.
Alessandro Seren Gai, 16 anni II B, è juventino e ci racconta la sua scelta: “Mi sono innamorato della Juve quando mio nonno mi accompagnava allo stadio a vedere la partita la domenica alle tre. Sentire le quarantamila voci dello Juventus Stadium mi fa venire i brividi. Per la Juve ho sofferto e gioito tanto perché la Juve non è semplicemente una squadra ma una scelta di vita”.
Dunque una scelta orientata, almeno un po’ dalla famiglia, come accade spesso. Anche se la verifica sul campo, cioè allo stadio, è servita a rafforzarla. E possiamo ora sentire come si diventa granata. A raccontarcelo è Sebastiano Audisio, 16 anni, II B. “Nonostante mio nonno sia presidente onorario della Juventus, fin da piccolo non mi sono fatto influenzare da lui e ho sempre tifato e amato il Torino, una squadra che ha avuto alti e bassi che però mi ha sempre regalato forti emozioni”. Ecco, evviva, il caso contrario. Il nonno era bianconero e il nipote granata. Succede nelle migliori famiglie. Anche il nostro insegnante di giornalismo ha un vissuto più o meno così. Racconta Giancarlo Emanuel: “Mio padre era del Toro, mia sorella idem. E io sono diventato juventino. Non so perché, ero un bimbo che neppure sapeva chi fossero i giocatori. Poi, per motivi di lavoro, ho conosciuto sia quelli della Juve che quelli del Toro. Risultato? Ora tifo per l’Arsenal”.

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