giovedì 7 marzo 2013

Il cortile del vizio


Proibito ai minorenni, di Ernesto Gribaudo, III D

La polemica sull’età dei fumatori è sempre più forte e accesa anche all’interno del Volta. Il tabagismo è un problema ormai universalmente riconosciuto per i danni che procura. Dietro ad ogni fumatore ci sono però molte ragioni anche di natura differente dal mero piacere del fumo. In molti casi risiedono anche in ambito psicologico e sociologico.
Fumare rappresenta una affermazione della personalità e della condivisione degli atteggiamenti del “gruppo”, aspetti particolarmente significativi per alcune fasce di età, soprattutto giovanile.
Tutto ciò a discapito della ormai comune convinzione della pericolosità del fumo.
I dati affermano che la maggior parte dei fumatori ha iniziato intorno ai 15 anni.
In molti casi però si è provato ancor prima e le statistiche ci dicono che sono ovviamente gli amici i primi tentatori.
Con gli studenti del Volta scopriamo che tutti hanno iniziato a fumare molto presto.
In ambito legale la norma è tuttavia molto precisa e chiara.
Il concetto è ripreso dal regolamento dell’istituto che stabilisce: “È fatto divieto di fumare nei locali dell'Istituto a chiunque”.
Zona franca è il cortile, l’isola felice per chi ha bisogno assoluto e immediato di nicotina.
In questa zona è però comunque interdetta la possibilità di fumare ai minorenni.
Cosa posso fare allora i minorenni che fumano per evitare i rimproveri e le ramanzine dei professori?
La prima chance è quella di optare per la nuova sigaretta elettronica quasi completamente priva di nicotina (soluzione praticabile per non incorrere in problemi disciplinari con coinvolgimento dei genitori).
La seconda, sicuramente più saggia, ma ovviamente di più difficile praticabilità per gli amanti della sigaretta, rimane il taglio netto e definitivo col fumo.
Questo è il rimedio universalmente valido sia per gli studenti del Volta che per tutti quelli che stanno anche fuori.


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